Uno dei processi più utilizzati per la conservazione degli alimenti, il conservante utilizzato in questo caso sono le basse temperature, dove la combinazione Tempo-Temperatura permette di gestire le prestazioni che avranno i Prodotti una volta scongelati e pronti per la preparazione a loro destinati. Agroalimenti e Dintorni vi conduce nel mondo della conservazione sotto lo 0.

Agroalimenti e Dintorni


Le Innovazioni in campo





Il domani del Raffreddamento



Un settore dell'industria che ha sperimentato una transizione positiva dal punto di vista ambientale verso gli obiettivi fissati dal Protocollo di Montreal stato quello della refrigerazione e del condizionamento dell'aria (RAC).
Si tratta anche di un settore importante per lo sviluppo umano ed il benessere della società. E un settore che influenza profondamente e continuamente la nostra vita quotidiana. La conservazione alimentare, i medicinali, i vaccini, buone e salubri condizioni di lavoro e la produzione di molti beni delicati si affidano alla refrigerazione. Il contributo di questo settore allo sviluppo della Società stato considerevole. Per esempio, l'abolizione quasi completa della poliomielite non sarebbe stata possibile se la refrigerazione non avesse permesso la conservazione dei vaccini. Un buon condizionamento crea ambienti che permettono di lavorare bene anche nelle regioni caldo-umide. Mantiene anche condizioni favorevoli per gli ospedali, le sale operatorie e le stanze destinate ai pazienti.

 La qualità dei prodotti creati nei settori dell'informazione tecnologica e della biotecnologia dipende sempre di più da una buona qualità degli ambienti chiusi.
L'incremento delle aspettative di vita nel mondo e una migliore disponibilità alimentare non sarebbero stati possibili senza il settore della refrigerazione. Il mondo produce 1,5 miliardi di tonnellate di alimenti deperibili all'anno. E impossibile immaginare come questi alimenti potrebbero essere preparati, trasportati e venduti a milioni di persone senza la refrigerazione. benche' ci sia abbastanza cibo a livello mondiale, non si trova sempre nel luogo giusto al momento giusto. Nei paesi in via di sviluppo, solo il 20% degli alimenti deperibili viene conservato attraverso la refrigerazione. 


Innovazione nel mondo dei Supermercati

Così, le perdite di cibo dopo la raccolta, il macello, la pesca, la mungitura, il trasporto e la vendita sono ancora elevate. Tuttavia, indicazioni di enormi opportunità per la crescita del settore RAC nei prossimi decenni sono ovvie.
La tecnologia della refrigerazione viene utilizzata in molti processi industriali (per esempio, nel settore chimico e in quello agro alimentare) e nel settore dell'energia (produzione e distribuzione di gas industriali grazie alla criogenesi, superconduttività) e del riscaldamento (pompe di calore).
Il settore RAC molto importante anche dal punto di vista socio-economico: d lavoro a circa 2 milioni di persone nel mondo (molte di piu' se consideriamo quelle impegnate nelle industrie ausiliarie). Le vendite annue di impianti di refrigerazione, di condizionamento dell'aria e pompe di calore raggiungono i 200 miliardi di dollari e quelle di alimenti conservati (refrigerati e surgelati) raggiungono 1,2 trilioni di dollari. 

La refrigerazione in Italia In questo settore, le aziende produttrici fanno riferimento ai distretti storici italiani: il distretto lombardo




L'industria della refrigerazione si sta avviando sulla strada di uno sviluppo sostenibile indirizzandosi:
- allo sviluppo sociale attraverso un maggiore impiego, contribuendo al benessere della Società attraverso la conservazione degli alimenti, dei vaccini e dei medicinali e il condizionamento dell'aria.
- allo sviluppo economico dando valore aggiunto al sempre in espansione settore degli impianti e della fornitura di refrigerante, aumentando l'efficienza energetica e riducendo le fughe di refrigerante.
- al settore ambientale selezionando le opzioni piu' sicure che non danneggiano lo strato dell'ozono e non contribuiscono al mutamento climatico.


Mentre era impegnata a raggiungere questi obiettivi sociali, l'industria RAC stata soggetta a cambiamenti tecnologici dal momento della sua creazione. Infatti, potremmo dire che il solo elemento che rimane costante nell'industria RAC proprio il CAMBIAMENTO! I cambiamenti tecnologici richiesti dal settore della refrigerazione negli ultimi 20 anni sotto il Protocollo di Montreal sono stati esempi eccellenti delle potenziali innovazioni tecnologiche nel settore privato.
E interessante vedere che il settore della refrigerazione abbia considerato la necessità di adattarsi alle norme del Protocollo di Montreal come l’opportunità di rinnovarsi e di creare nuove tecnologie che siano di beneficio alla Società e all'industria.  Vorrei far notare che i risultati ottenuti dall'industria della refrigerazione hanno dimostrato il raggiungimento di rapidi e frequenti miglioramenti nel settore della tecnologia e del rendimento. 



Queste innovazioni tecnologiche hanno anche dato il via a molti progetti, come l'investimento sia intellettuale sia economico nella ricerca e sviluppo da parte dell'industria della refrigerazione; infatti si pensa che il numero di ricerche sulle proprieta' dei refrigeranti e delle loro miscele superi di gran lunga quello relativo a qualsiasi altro settore nel periodo di massima ricerca nell'ultima decade.
Prima che il Protocollo di Montreal entrasse in vigore, il 40% circa di 1 milione di tonnellate di CFC veniva utilizzato ogni anno dall'industria della refrigerazione all'inizio degli anni 80. Se quella tendenza fosse continuata, oggi dovremmo affrontare un dilemma. Mentre, da una parte la refrigerazione ottenuta con i CFC avrebbe salvato molte vite permettendo di far arrivare cibi conservati alle persone e sarebbe stata di aiuto nel prevenire la malnutrizione, dall'altra, milioni di persone avrebbero sofferto a causa di carcinomi della pelle ed altri problemi di salute dovuti all'esaurimento dello strato dell'ozono. L'industria della refrigerazione dovrebbe essere apprezzata perché' stata in grado di risolvere questo problema con molto successo. 


Più di qualsiasi altro settore industriale, il potere innovativo dell'industria RAC ha evidenziato il potenziale per il raggiungimento di elevati rendimenti energetici. Il settore industriale sta imparando continuamente dalle lezioni del Protocollo di Montreal e sta facendo molti passi in avanti. Le imprese impegnate in questo settore si sono dimostrate molto abili nell'adattarsi alle nuove necessità.
L'esperienza nell'innovazione tecnologica ottenuta con il Protocollo di Montreal ora utile per il Protocollo di Kyoto. 

L'abolizione dei CFC stata considerata come un contributo del Protocollo di Montreal a limitare il mutamento climatico. Vietando i CFC, gli HCFC e altre sostanze che danneggiano l'ozono con il protocollo di Montreal, piu' di 5 miliardi di tonnellate equivalenti di biossido di carbonio sono gia' stati eliminati, si tratta del 25% delle emissioni di gas ad effetto serra del 1990.
Inoltre, l'abolizione dell'impiego degli HFC e degli HCFC nelle applicazioni della refrigerazione, dove sia fattibile, e l'ottimizzazione del rendimento energetico permettono di ridurre le emissioni di CO2. Secondo una stima, l'industria della refrigerazione impegnata nella lavorazione degli alimenti consuma il 15% dell'energia generata. Se consideriamo un miglioramento del 50% nel rendimento energetico, percentuale possibile, potremmo delineare uno scenario potenzialmente realistico della riduzione significativa di emissioni di CO2 attraverso le azioni intraprese dall'industria della refrigerazione. 


Prendiamo in esame i recenti sviluppi ottenuti dal settore privato e dagli istituti di ricerca:
- più di 80 milioni di refrigeratori domestici prodotti ogni anno utilizzano un refrigerante alternativo, per esempio l'HFC 134a o l'isobutano. Consumano meno del 50% di energia  dei refrigeratori prodotti prima del 1987.
- L’impiego di calore di scarico proveniente dai tubi di scappamento e l'impiego di refrigeratori ad assorbimento, che forniscono il raffreddamento in due fasce di temperature, per esempio una per gli alimenti surgelati ed una per quelli refrigerati, aumenterebbe di piu' del 50% il rendimento energetico.
- In Giappone, grazie all'utilizzo di isolanti a vuoto, del controllo della velocita' del compressore e dell'utilizzo dell'isobutano, hanno ridotto dell80% il consumo di energia rispetto a 10 anni fa: per refrigeratori da 400 litri in Giappone il consumo di energia poteva essere di circa 150 kWh/anno.
- La Sainsbury in Gran Bretagna ha ridotto le spese dovute al consumo di energia per gli oltre 450 punti vendita di 7 milioni di dollari all'anno ottimizzando il rendimento energetico degli impianti refrigeranti. Alcuni studi in Gran Bretagna hanno indicato che i supermercati e gli impianti di lavorazione degli alimenti sono stati in grado di ridurre il consumo energetico del 30% e le emissioni di GHG del 50%. 

- Il vantaggio in un paese come la Gran Bretagna ovvio laddove il consumo energetico dei supermercati e dei discount rappresenta il 5% del consumo totale e gli impianti di lavorazione degli alimenti consumano il 10% dell'energia totale. 

Nel settore della Refrigerazione Commerciale il consumo energetico dovuto alla sostituzione dei CFC e degli HFC, dell'ammoniaca, degli idrocarburi o del CO2, o stato stabilizzato o aumentato fino al 20%. Vi la possibilità  di sviluppare il rendimento energetico nella refrigerazione commerciale. Lo stesso vale per il trasporto refrigerato. Queste opportunità devono essere colte dalla ricerca e dallo sviluppo nel settore di un migliore isolamento, del controllo della frequenza del compressore, dei condensatori raffreddati ad acqua, della manutenzione preventiva per mantenere in buone condizioni gli scambiatori di calore. 

Certamente, il potenziale del settore RAC nell'innovazione tecnologica non ancora stato utilizzato a pieno. L'industria RAC ha fatto molto ma c ancora molto da fare. L'utilizzo degli HFC e degli HCFC viene scoraggiato laddove siano disponibili altre alternative e tecnologie che siano sicure, buone dal punto di vista tecnico ed economico e positive dal punto di vista ambientale. Tuttavia, in alcune applicazioni non sono ancora state trovate delle alternative agli HFC.
In questi casi, l'UNEP promuove l'impiego  responsabile degli HFC e degli HCFC, includendo il contenimento, cariche minori ed efficaci  procedure  di recupero e di riciclaggio al fine di ridurne le emissioni e di incoraggiare una gestione chimica responsabile. L'UNEP, l'USEPA e la Alliance for Responsible Atmospheric Policy hanno creato una iniziativa internazionale per l'impiego responsabile degli HFC. 



LA SFIDA DELLHCFC 22


Uno degli ODS utilizzati come refrigerante, l'HCFC 22, stato molto utile per seguire il Protocollo di Montreal fino ad ora. L'eliminazione degli HCFC 22 rappresenta ora una delle sfide ancora da cogliere sotto il Protocollo di Montreal. Non dimentichiamo che lHCFC 22 anche un potente GHG. Ma la sfida immediata il consumo sempre maggiore dellHCFC 22 nei paesi in via di sviluppo. L'ammoniaca un importante candidato alla sostituzione dell'HCFC 22 nella refrigerazione industriale. Attira per la sua efficienza termodinamica. L'industria della refrigerazione ad ammoniaca ha un ruolo potenziale nello sviluppo di impianti ad ammoniaca affidabili nei paesi in via di sviluppo basandosi sul successo ottenuto dai refrigeratori raffreddati ad acqua sempre piu' utilizzati nei paesi industrializzati.





LO STRATO DELLOZONO E IL MUTAMENTO CLIMATICO

189 paesi che fanno parte del Protocollo di Montreal ed un eguale numero di paesi che fanno parte del quadro della Convenzione sul Mutamento Climatico delle Nazioni Unite (UNFCCC) hanno preso recentemente la decisione storica di lavorare insieme per studiare l'interrelazione tra il mutamento climatico e i problemi correlati alla protezione dello strato dell'ozono. Hanno riconosciuto che una soluzione ad un problema ambientale non deve rappresentare una minaccia alla soluzione dell'altro. Gli HFC che hanno sostituito i CFC seguendo gli obiettivi prefissati dal Protocollo di Montreal hanno un potenziale molto elevato di surriscaldamento globale. Gli HFC sono uno dei sei gas a surriscaldamento globale le cui emissioni devono essere monitorate e ridotte in seguito alle direttive del Protocollo di Kyoto. Gli esperti, le agenzie, le industrie e i Governi hanno il compito di sviluppare e condividere le informazioni sulle politiche, le tecnologie e le azioni da intraprendere per proteggere lo strato dell'ozono e allo stesso tempo mitigare il mutamento climatico.


L'Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) e il Technical and Economic Assessment Panel (TEAP) stanno lavorando insieme per stilare  una relazione speciale su questi temi tra loro correlati. Il sommario per gli addetti al lavoro stato pubblicato nel mese di Aprile 2005. La relazione completa verra'  terminata piu' avanti. 



 TABELLA DEI REFRIGERANTI